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Santa Lucia
Francesca del Cossa, Santa Lucia
In alcune
regioni dell' Italia
settentrionale, quali
Trentino, Friuli Venezia
Giulia (provincia di Udine),
Lombardia orientale e
meridionale (nelle province
di Bergamo, Brescia,
Cremona, Lodi, Mantova),
parte dell'Emilia
occidentale (Piacenza,
Parma, Reggio Emilia), parte
del Veneto sud-occidentale
(Verona), esiste una
tradizione legata ai "doni
di santa Lucia".
I
bambini le scrivono una
lettera, elencando i regali
che vorrebbero ricevere da
lei, raccontandole di essere
stati buoni e giudiziosi
durante l'anno e, dunque, di
meritarseli. In alcuni casi,
i doni vengono portati
segretamente nelle case, e i
bimbi (che si aspettano dei
doni e non il carbone
riservato ai bambini
cattivi) corrono a letto
perché se la Santa li vede
tirerà loro della cenere o
della sabbia negli occhi,
accecandoli. Per ingraziarsi
la Santa e l'asinello che
l'aiuta a portare i doni è
uso lasciarle del cibo
(solitamente un panino,
delle arance, dei mandarini,
del latte, del caffè o dei
biscotti, ma ciò varia a
seconda della tradizione
familiare), per l'asinello
Tobia (dell'acqua, del
fieno, del sale, della
crusca o dello zucchero), e
del vino per il suo aiutante
Gastaldo (questa figura è
comunque poco nota e compare
e scompare a seconda delle
tradizioni di ciascuna
famiglia).
Immagini e
testi tratti da :
http://it.wikipedia.org/wiki/Santa_Lucia_da_Siracusa#A_Siracusa
Tradizione di Santa Lucia
Nel Nord Italia, in Cecoslovacchia e anche
in Austria, si festeggia Santa Lucia come
portatrice di doni per i bambini.
In Danimarca e Svezia la Santa viene
festeggiata con la scelta di una ragazza che
la raffiguri e in corteo con altre ragazze
che l’accompagnano porta doni ai bambini e
alle istituzioni caritatevoli.
In Svezia è molto venerata anche dalla
Chiesa Luterana.
-
Santa Lucia a Piacenza e Reggio Emilia
(di Paola di Piacenza)
-
Santa
Lucia a Verona
-
Santa
Lucia a Palermo (di Florianna di
Palermo)
1.
Santa Lucia a Piacenza e Reggio Emilia (di
Paola di Piacenza)
Da
noi a Piacenza si festeggia di più Santa Lucia di Babbo
Natale per i bambini.
Fin da piccola
ricordo il rito, anche se il regalo era uno
solo, c'erano meno disponibilità economiche.
Funziona più o meno così: alla sera
prepariamo la pappa per Santa Lucia e
l'asinello e la calza da riempire di dolci
(ai miei tempi si mettevano le scarpe nuove
e Santa Lucia le riempiva).
Poi Santa Lucia
passa durante la notte (invece adesso passa
durante la giornata, perchè se trovassero i
regali la mattina non si riuscirebbe più ad
andare a scuola o all'asilo!).
Poi quando si
rientra a casa si trovano i soldi di
cioccolato sulle scale (che Santa Lucia ha
perso nel tragitto) e poi si trovano al
posto della pappa (che hanno mangiato) i
regali!!
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2.
Santa Lucia a
Verona
A Verona Santa Lucia porta
regali ai bambini, ma sopratutto porta a
grandi e bambini il tipico "piatto di Santa
Lucia" un piatto pieno di caramelle, torroni
....
L'appuntamento
con i banchetti di S. Lucia è radicato nella
tradizione natalizia di Verona. E' la Santa
infatti che, nella notte tra il 12 e il 13
dicembre, accompagnata dal Gastaldo e
dall'asinello porta i doni ai bambini buoni,
ma anche carbone a quelli più birbaccioni.
La sera prima del suo arrivo si è soliti
lasciar da mangiare sulla tavola: in
famiglia ogni componente, adulti compresi,
deve preparare un piatto vuoto che la Santa
riempirà di dolci, tra cui le famose "pastefrolle
di S. Lucia", introvabili ovunque, tranne
che a Verona, nonché l'altrettanto
immancabile "ghiaia dell'Adige". In questa
sera i bambini vanno a letto presto e
chiudono forte forte gli occhi, nel timore
che la Santa li accechi con la cenere, se li
trova svegli.
Dal secolo scorso si è
sviluppata per l'occasione la tradizionale
fiera, che ancora oggi si tiene nei tre
giorni precedenti il 13 dicembre, in una
Piazza Bra' riempita dai "bancheti de Santa
Lussia", pieni di dolci e di giocattoli. A
coronamento della festa la grandissima
archiscultura di Olivieri: una stella di
Natale illuminata che parte dall'invaso
dell'arena e si tuffa luminosa, in piazza
Bra'.
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3.
Santa Lucia
a Palermo
A Palermo S. Lucia é una
festa tra le più sentite, perché la
tradizione vuole che non si mangi nulla
fatto con farina.
Si racconta che il paese sia
stata colpita da una gravissima carestia e
che, nel momento di maggiore disperazione,
giunse in porto una nave carica di frumento.
Era giorno 13 Dicembre e si gridò al
miracolo! Il frumento venne distribuito
subito alla popolazione affamata... non
c'era altro tempo da perdere con la
macinazione, per farne farina e poi pane o
pasta e quindi il grano venne consumato così
com'era, semplicemente bollito... Da allora
in questa giornata dell'anno in tutta la
Sicilia si commemora Santa Lucia evitando
pasta e pane e mangiando la cuccìa, un dolce
al cucchiaio a base di grano tenero cotto e
condito con della crema alla ricotta e
scaglie al cioccolato e le famose
arancine di riso, dolci di farina
di ceci e crema.
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