mammachebuono

 

 

RICETTE REGIONALI

 

TOSCANA

foto tratta da "In viaggio tra i sapori d'Italia",  De Agostini

Vai a :

 

home

indietro

scarica i prodotti tipici

Prodotti tipici:

Copyright © Istituto Geografico De Agostini S.p.A, Novara

Olio extravergine di oliva In Toscana, da secoli, si produce olio praticamente in tutte le zone e sottozone già famose per il vino. Le caratteristiche comuni dell'olio toscano sono il colore verdognolo carico, l'aroma erbaceo intenso e il gusto amarognolo e piccante.  Naturalmente ogni zona offre olii con caratteristiche diverse.

Pollo del Valdarno  La gallina è una mediocre produttrice di uova, ma le sue carni sono eccellenti.  Le ricette più tipiche sono il pollo alla griglia e il pollo in umido con i rocchi (di sedano).

Prosciutto del Casentino Si prepara con le cosce di suino migliori (con un peso compreso fra i 6 e i 10 chilogrammi) salate a mano, pepate e stagionate da quattro, cinque mesi fino a un anno e mezzo. Si caratterizza per la forma piatta, la spiccata salatura e la sapidità.

Fagiolo coco nano Piccolo, delicato, farinoso e dalla buccia sottile, il fagiolo coco nano (detto anche cocco) si consuma perlopiù secco: ottimo per la ribollita e per la paste e fagioli.

Salame toscano Si distingue dai prodotti delle altre regioni per il diametro, di norma tra i 6 e gli 8 cm., del budello che racchiude il composto. Viene preparato con carni grasse e magre di maiale, ma all'impasto vengono aggiunti lardelli interi, tagliati a striscioline, che vengono evidenziati al taglio. Il salame è insaporito con pepe intero in grani e in qualche caso anche da un poco di aglio. La stagionatura ideale va da 6 mesi a un anno.

Finocchiona salume tipico dal diametro notevole, anche di 20 cm., la stagionatura varia dai sette mesi all'anno.

Alchermese liquore dolce utilizzato per la preparazione di torte e dessert, preparato dai frati fiorentini di Santa Maria Novella.

Salsiccia di cinghiale L'aspetto esteriore della salsiccia di cinghiale è quello di un salame crudo: viene preparata con un impasto di carni fresche di maiale, che hanno la funzione di legare l'impasto, e con una parte di carni di cinghiale, più saporite e gustose.

Buccellato di Lucca (vedi ricetta)È un dolce tradizionale di Lucca, fatto con farina, zucchero, anice, e uva zibibbo. Proprio lo zibibbo gli dà il classico colore bronzeo. La forma può essere rotonda o allungata. È morbido, fragrante e, tradizionalmente si serve con vino e fragole, con panna e caffè o, ancora, con ricotta e rhum.

Testa in cassetta o soppressata La testa in cassetta è un insaccato di grossa pezzatura (18-20 chili), dalla forma tondeggiante e schiacciata e dal coloro rosso scuro. È fatta di carne suina tagliata grossolanamente, condita con sale, pepe e spezie (chiodi di garofano, noce moscata, cannella, macis, coriandolo ed altre), insaccata in un budello ovina legato alle due estremità.

Farro della Garfagnana È il cereale più antico tra quelli approdati ai nostri giorni. Il suo territorio di produzione (definito dall'Igp del 1996) è costituito da quindici comuni toscani, tutti in provincia di Lucca. Può essere utilizzato per la panificazione, per la produzione di paste biologiche e dietetiche o in pasticceria, mescolato ad altre farine nella preparazione di alcuni dolci locali. Il suo consumo prediletto, tuttavia, è nelle sapide zuppe e minestre toscane (vedi ricetta), eventualmente in aggiunta ad altri legumi e cereali.

Olio Monti Pisani  Gli oliveti, sostanzialmente di varietà frantoio, moraiolo, leccino e razzo, danno una produzione di riguardo, in particolare a Buti e Caprona. Si tratta in genere di oli giallo dorati con toni di verde, leggermente fruttati, di pasta fine, con sensazioni piccanti ma conduzione dolce.

Arista di maiale sott'olio È il filetto di maiale arrotolato, insaporito con spezie ed erbe aromatiche (ogni norcino ha la sua ricetta), cotto al vapore e poi messo sott'olio. Si affetta e si mangia fredda, come antipasto.

Confetti di Pistoia Si differenziano da tutti gli altri per la forma a riccio e la grande varietà di gusti del ripieno: coriandolo, candito, cioccolato, nocciola, mandorla, bacca di cacao e altri ancora.

Pecorino toscano dop si ottiene dalla lavorazione del latte intero di pecore. Ci sono due tipi di pecorino: quello giovane a pasta tenera, maturo in venti giorni, e quello stagionato, che matura in 4 mesi.

torna su

 

Vini:

Bianco vergine di Val di Chiana È prodotto nell'area collinare che va da Arezzo a Siena. Il vitigno base è il trebbiano toscano (minimo 60 per cento) al quale si aggiungono altre uve a bacca bianca (chardonnay, sauvignon, grechetto…). Ha colore paglierino con riflessi verdognoli, profumi non molto ricchi, una buona acidità: complessivamente è un vino di facile beva.

Chianti Colli Aretini È una sottodenominazione della doc Chianti. L'uvaggio previsto si compone di sangiovese (75-90 per cento), canaiolo nero (5-10 per cento), trebbiano toscano e malvasia del Chianti (5-10 per cento), oltre a un 5-20 per cento di uve complementari, tra cui spesso prevale il cabernet sauvignon.

Bianco pisano di San Torpè Il territorio di produzione di questa denominazione d'origine controllata coincide con i comuni di Cascina Terme, Capannoli, Chianni, Crespina, Lari, Palaia, Ponsacco e Terricciola, oltre ad alcuni centri limitrofi in provincia di Pisa. Il vitigno di base (percentuale minima, 75%) è il trebbiano toscano, con eventuali aggiunte di altri vitigni a bacca bianca. La gradazione alcolica minima è fissata per 11 gradi. E' un bianco dal colore paglierino tenue; dall'odore vinoso, vivace e caratteristico e dal sapore secco, armonico e delicato. Con la stessa denominazione – e seguendo il metodo tradizionale che prevede l'appassimento delle uve - si può produrre Vin Santo. Dopo quattro anni si può aggiungere la dicitura "Riserva".

Vin Santo Il Vin Santo viene preparato ammostando le uve appassite di trebbiano, malvasia e canaiolo bianco. Dal bel colore giallo oro, vellutato, caldo, bouquet di fiori di sambuco e zafferano, deve invecchiare per almeno tre anni in piccole botti. Quando alle suddette uve si aggiungono piccole quantità di sangiovese o canaiolo nero, il vino acquista la tinta denominata "occhio di gallo".

Carmignano Il Carmignano - già apprezzato nel Medioevo - è, tra i vini delle colline toscane, quello che gode forse di una più antica notorietà. Prodotto nel comune di Carmignano, all'interno del Parco Reale dei Medici, e in quello di Poggio a Caiano, si differenzia dagli altri rossi toscani perché il suo uvaggio - oltre ai classici sangiovese, canaiolo, trebbiano e malvasia - comprende una piccola percentuale di cabernet, varietà impiantata nella regione nel Settecento. Oltre al tipo Rosso, il disciplinare prevede il Rosato e il Vin Santo (uno dei migliori della Toscana).

Inoltre abbiamo anche:

Brunello di Montalcino

Categoria
D.O.C.G.

Descrizione
Il Brunello di Montalcino, tra i primi vini ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata ed il primo vino italiano ad ottenere la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, viene prodotto in provincia di Siena, esclusivamente entro i confini del territorio comunale di Montalcino, con le uve del solo vitigno Sangiovese, denominato localmente "Brunello".
Enologicamente il Brunello è nato intorno alla metà dell'800 per opera di un gruppo di viticoltori locali, che ottennero un prodotto di grande qualità, con caratteristiche di vino da lungo invecchiamento. In questi ultimi decenni la sua produzione ha registrato una generalizzata evoluzione qualitativa, seguita da una costante affermazione di notorietà ed immagine del nome in tutto il mondo.
Caratteristica di questo vino è la lunga maturazione prima dell'immissione in commercio. La vinificazione, l'affinamento e l'imbottigliamento devono essere effettuati solo nel comune di Montalcino.
È il classico vino da carni rosse, arrosti, cacciagione, nonché formaggi stagionati. Ben si presta anche come vino "da meditazione".

 

Vernaccia di San Gimignano 

Categoria
D.O.C.G.

Descrizione
La Vernaccia di San Gimignano (provincia di Siena) occupa un ruolo di grande importanza nel panorama viticolo toscano, che gli deriva sia da una tradizione secolare (che risale alla metà del XIII secolo), sia dalla effettiva qualità del prodotto. La Vernaccia ha saputo coniugare l'eccellente qualità del vino all'impareggiabile ambiente paesaggistico del territorio di San Gimignano. Infatti è il primo vino bianco toscano a fregiarsi della Denominazione di Origine Controllata e Garantita nel 1993, ed è stato oggetto di un'evoluzione costante, tanto nel vigneto quanto nella cantina, che l'ha portato a livelli di grande qualità.
La Vernaccia di San Gimignano si ottiene da uve del vitigno omonimo, con l'eventuale presenza di altri vitigni a bacca bianca non aromatici, fino ad un massimo del 10%.
Presenta un colore giallo paglierino tenue, tendente al dorato con l'invecchiamento; un odore fine, penetrante e caratteristico; un sapore asciutto, armonico, con retrogusto amarognolo. La gradazione alcolica minima è di 11°, 11,5° per la riserva.
Gli abbinamenti che più si addicono alla Vernaccia di San Gimignano sono le minestre di pane, gli antipasti all'italiana, i pesci e i crostacei; ottimo anche come aperitivo.

 

Vino Nobile di Montepulciano 

Categoria
D.O.C.G

Descrizione
Il Vino Nobile di Montepulciano (provincia di Siena) nasce dalle colline a cavallo tra la Val d'Orcia e la Val di Chiana e trae origine da una secolare tradizione enologica, che già nel XVII secolo vedeva il Nobile definito come il "Re dei vini toscani". Sicuramente bevanda preferita dai nobili e dai signori (da qui il nome), questo vino ha tramandato fino ai giorni nostri la sua fama. È soprattutto negli ultimi quindici anni (la Denominazione di Origine Controllata e Garantita è del 1989) che si è avuto il rinnovamento del patrimonio vitivinicolo di Montepulciano, tanto che oggi il Vino Nobile è ritenuto uno dei più prestigiosi vini rossi italiani.
È prodotto da uve di Sangiovese, localmente detto Prugnolo gentile (60-80%) e Canaiolo nero (10-20%), con l'eventuale aggiunta di altri vitigni della zona (massimo 20%).
È un vino che si presta al medio e lungo invecchiamento, di colore granato più o meno intenso, con riflessi arancione per l'invecchiamento; odore delicato di mammola e più o meno intenso; sapore asciutto, leggermente tannico. La gradazione alcolica minima è di 12,5°.
È il classico vino da arrosti, selvaggina e cacciagione, pollame nobile e formaggi stagionati. Nelle grandi annate è un piacevole vino "da meditazione".

 

Informazioni raccolte da Elena di Pisa

Da www.perbacco.net

torna su


 

Ricette tipiche:

 

Antipasto

Primi

 

Secondi

 

Dolci:

 

 

Antipasto

Antipasto

Ricetta di Elena di Pisa

 

FETTUNTA

Pane casalingo, aglio, olio di oliva (appena uscito dal frantoio), pepe e sale.
Tagliate il pane a fette intere, compreso la crosta, mettetele su una gratella e fatele abbrustolire da entrambe le parti, cercando di mantenere morbido l'interno. Strofinate una parte con aglio crudo, un po di sale e pepe e cospargetele con abbondante olio d'oliva assolutamente genuino e appena spremuto. Mangiatele calde.

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

antipasti

Ricetta di Elena di Pisa

 

FICATTOLE

300 g di farina bianca tipo 00, 30 g di lievito di birra, acqua, sale e olio per friggere.

 

Disponete la farina a fontana sulla spianatoia. Sciogliete il lievito con mezzo bicchiere di acqua tiepida e un pizzico di sale. Mescolate alla farina aggiungendo, se è necessario, altra acqua. L’ impasto deve essere piuttosto morbido. Fate una palla, mettetela in una ciotola ben infarinata, copritela con un canovaccio e lasciate lievitare lontano da correnti di aria fredda. Quando l’ impasto è raddoppiato (circa un’ora) rimpastare e tirare la pasta con il mattarello in modo che sia alta circa mezzo centimetro. Tagliatela a losanghe e friggetela in olio bollente. Salate le ficattole e servitele ben calde. Sono ottime accompagnate a salumi tipici come la mortadella di Prato, il prosciutto, il salame, la capocchia o la finocchiona.

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Antipasto

Ricetta di Elena di Pisa

 

CROSTINI TOSCANI

 

Fare un battuto di sedano, cipolla, aglio, alloro, timo e rosmarino. Far rosolare nell' olio e unire il macinato misto di bovino e suino. Aggiungere i fegatini di pollo e coniglio e cuocere per circa 45 minuti a fuoco medio basso, aggiustare di sale e pepe.

Poco prima della fine della cotture, togliere i fegatini e tritarli, rimetterli in pentola, aggiungere un pò di concentrato di pomodoro e amalgamare bene. aggiungere la pasta di acciughe e i capperi tritati e cuocere ancora 5 m.

 

Di solito la salsina si spalma sul pane abbrustolito, bagnato con del brodo

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

 

Primi

Primo

Ricetta di Stefania di Tavarnelle(FI)

 

MINESTRA DI FARRO

 

Ingredienti: 

Fagioli cannellini 400 gr, farro,

pomodoro passato,

cipolla, aglio,

rosmarino, sedano,

carota, prezzemolo,

salvia,olio e sale

 

Lessare in un tegame bello largo i fagioli cannellini per circa un'ora e mezza con uno spicchio d'aglio in camicia e un ciuffetto di salvia. Aggiungere il sale a fine cottura così la buccia resterà morbidissima.

Dopo si passano con il passatutto o con il frullatore ad immersione nella loro acqua e se ne aggiunge dell'altra, circa un litro, si mette a cuocere la minestra con dentro il pomodoro passato, una cipolla, il mazzo degli odori (prezzemolo e sedano), la carota e a parte si fa un soffrittino con olio aglio e rosmarino, appena è indorato si aggiunge alla minestra e si fa bollire almeno un'ora, comunque più sta al fuoco basso basso e coperto e meglio è!

 

A cottura ultimata si aggiunge il farro precedentemente messo a mollo per una notte e si fa cuocere piano piano. Si serve caldo.

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Primo

Ricetta di Elena di Pisa

 

MINESTRA DI PANE

pane toscano raffermo, 150gr di carote , 150gr di sedano , 300gr di patate, ¼ di verza , 1 mazzetto di bietola , 2 mazzi cavolo nero , 600gr fagioli cannellini e borlotti già cotti, 1 cucchiaio di conserva di pomodoro , 1 bicchiere scarso di olio d'oliva, 1 cipolla , 1spicchio d'aglio , sale e pepe

In un tegame fare rosolare nell'olio l'aglio e la cipolla tritati ed aggiungere la conserva di pomodoro diluita in un bicchiere d'acqua, le carote, il sedano e le patate tagliate a pezzetti. Unire 2/3 dei fagioli passati lasciandone un po' da parte e aggiungere un litro d'acqua. A questo punto aggiungere la bietola ,la verza e il cavolo nero tagliati a pezzi, il sale e il pepe e lasciare cuocere per circa un'ora a fuoco lento con il coperchio sulla pentola. Aggiungere i fagioli rimasti e lasciare cuocere il tutto per altri dieci minuti. Riempire, per due o tre strati, una zuppiera di terracotta con del pane raffermo coprendolo con le verdure cotte. Prima di servire condire con olio extra vergine d'oliva e un'abbondante macinata di pepe.

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Primo

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (conmar)

 

ACQUA COTTA

Ingredienti: cipolla, verdura, olio, pomodoro, uova, pane abbrustolito, pecorino grattato. Preparazione: tagliare a fette delle grosse cipolle e farle soffriggere in una casseruola con del buon olio d'oliva. Poi continuare a cuocerle a fuoco lento finchè non saranno molto cotte, quasi sfatte. Aggiungere pomodoro a pezzi e continuare la cottura unendo le verdure e degli odori (basilico, sedano). Terminata questa fase aggiungere acqua e bollire per un quarto d'ora. Sistemare poi del pane abbrustolito in alcune scodelle spolverandolo con formaggio pecorino grattato. *Aggiungere un uovo a persona nella pentola e farlo rapprendere per due o tre minuti. Appena pronto mettere il preparato fumante nelle scodelle col pane, distribuendo un uovo a testa con l'accortezza di non farlo rompere.

* è facoltativo.. in ogni caso vien meglio se le fette di pane tostato vengono messe in una pirofila, cosparse dal preparato, aggiunto l'uovo ed il formaggio e, il tutto,  messo nel forno ben caldo per circa 5 minuti, fino alla cottura dell'uovo ;)..

 

 

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (con mar)

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

 

 

Primo

Ricetta Stefania di Tavarnelle

 

PAPPA CON IL POMODORO

 

INGREDIENTI

 

Pane raffermo oppure fresco un po' abbrustolito,

pomodoro, basilico,

brodo di carne o vegetale,

olio, aglio, sale, pepe e origano.

 

 

foto tratta da "In viaggio tra i sapori d'Italia",  De Agostini

 

Tagliare il pane in fettine finisssime oppure a piccoli dadini. In una casseruola imbiondire l'aglio con l'olio e poi aggiunge il pomodoro privato delle bucce e dei semi fatto a pezzettini, aggiungere sale, pepe e origano far cuocere per un po' finchè la salsa sarà un po' ritirata, infine aggiungere il pane fatto a fettine o a piccoli pezzettini e il brodo quanto basta per rendere la pappa un po' densa ma non troppo... Infine aggiungere il basilico e secondo i gusti anche il parmigiano grattugiato. In estate si può servire tiepida.

Senza fare il soffrittino all'inizio con l'aglio, ma iniziando con semplice salsa di pomodoro e aggiungendo olio crudo alla fine, è adattissima anche per i bambini piccolissimi sotto l'anno di età appena si introduce il pomodoro!

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

Primo

Ricetta di Stefania di Tavarnelle(FI)

 

MINESTRA DI PASTA E FAGIOLI

 

Ingredienti: 

Fagioli cannellini 400 gr, pasta corta tipo paternostri o mezzemaniche,

pomodoro passato, cipolla, aglio,

rosmarino, sedano, carota,

prezzemolo, salvia,olio e sale 

 

Lessare in un tegame bello largo i fagioli cannellini per circa un'ora e mezza con uno spicchio d'aglio in camicia e un ciuffetto di salvia. Aggiungere il sale a fine cottura così la buccia resterà morbidissima.

Se ne mette da parte una scodella gli altri si passano con il passatutto o con il frullatore ad immersione nella loro acqua e se ne aggiunge dell'altra, circa un litro. Si aggiunge  il pomodoro passato, una cipolla, il mazzo degli odori (prezzemolo e sedano), la carota, il sale e a parte si fa un soffrittino con olio aglio e rosmarino, appena è indorato si aggiunge alla minestra e si fa bollire almeno un'ora, comunque più sta al fuoco basso basso e coperto e meglio è!

A cottura ultimata si aggiunge la pasta e i restanti fagioli, si lascia cuocere la pasta. Si serve sia caldo che tiepido.

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Primo

Ricetta di Elena di Pisa

 

PANZANELLA

1 kg di pane toscano raffermo

5 pomodori da insalata

1 ciuffo di basilico

2 cipolle

una manciata di capperi

160g di tonno al naturale

2 peperoncini verdi, non piccanti

 

La preparazione della panzanella comincia con il mettere il pane in ammollo per circa 20 venti minuti.
Dopo lo si strizza molto bene, e lo si sbriciola in una insalatiera piuttosto capiente. Si sbucciano i pomodori e li si tagliano a tocchetti: né sbriciolati né troppo grossi. Si tritano poi le cipolle, il basilico e i peperoncini, e si unisce il tonno sfaldato (non sbriciolato!) con i capperi strizzati. Si mescola il tutto, condendo con abbondante olio extravergine di oliva, sale ed aceto. Prima di servire, è bene che il piatto passi in frigorifero per circa 1 ora, per consumarlo fresco.

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Primo

Ricetta di Elena di Pisa

 

PAPPARDELLE ALLA LEPRE

800 g di carne e rigaglie di lepre già frollata e pulita, due rametti di rosmarino, due rametti di timo, una cipolla, due spicchi d’aglio, una carota, due coste di sedano, otto bacche di ginepro, sei foglie d’alloro, 20 g di semi di finocchio, qualche grano di pepe, mezzo litro di vino rosso, 200 g di olio extravergine di oliva, 400 g di pomodori pelati, sale, 500 g di pappardelle.
Per la pasta delle pappardelle occorrono: 500 g di farina tipo 00, 200 g di semola di grano duro, 6 uova intere e acqua quanto basta.

foto tratta da "In viaggio tra i sapori d'Italia",  De Agostini

 



Tritate grossolanamente tutti gli odori e mettete i semi di finocchio in una garza per poterli togliere con facilità dalla marinata che preparerete. Strofinate i pezzi di lepre con il sale e metteteli a marinare nel vino con gli odori, le bacche di ginepro, i semi di finocchio e le foglie di alloro. La marinatura deve durare almeno un giorno intero e il tegame dovrà essere tenuto coperto in un luogo fresco. Fate rosolare la carne con le rigaglie in olio d’oliva, quindi aggiungete gli odori. Fate soffriggere e aggiungete il liquido della marinata fino a coprire per metà i pezzi di carne. Unite i pomodori e cuocete a fuoco lento per almeno due ore, avendo l'accortezza di tenere il tegame coperto. Disossate i pezzi di lepre e tagliateli a pezzi molto piccoli, rimetteteli nel sugo. Condite le pappardelle che avrete nel frattempo cotte al dente. Preparazione delle pappardelle: Disporre la farina a fontana su una spianatoia di legno, formare un cratere, rompere il guscio alle uova e metterle nel centro. Poco a poco, incorporare la farina. Lavorare il composto finché risulta elastico e ben amalgamato. Fatene una palla e copritela con un panno leggermente umido. Lasciatela riposare per circa mezz’ ora, in maniera che, dopo, sarà più facile lavorarla. Stendere la pasta con l’ aiuto del mattarello fino a quando avrà raggiunto uno spessore sottile e omogeneo. Arrotolate la sfoglia senza stringere, affettatela in strisce dalla larghezza di circa tre centimetri, aiutandovi con un coltello.

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Primo

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore(conmar)

 

TORTELLI MAREMMANI DI RICOTTA e SPINACI

Ingredienti:

spinaci, bietole, ricotta fresca, sale, spezie, noce moscata, pepe, uova, farina, acqua, olio


Preparazione:

pulire le verdure e lessarle in acqua salata. Tagliuzzare finemente la verdura in modo che possa ben mescolarsi con la ricotta. Mescolare separatamente la ricotta in una terrina unendo sale, pepe, spezie, noce moscata. In seguito aggiungere la verdura amalgamando bene. Preparare a parte la sfoglia con uova, farina, sale e olio. Tagliarla in quadrati di cm 10 di lato. Mettere poi l'impasto in mezzo a due quadrati di sfoglia e chiuderli ben schiacciando la pasta sui lati. Spolverare con farina. Bollire in acqua salata e condire con un buon ragù di carne. A piacimento anche pecorino.

 

 

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (con mar)

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

Secondi

Secondo

Ricetta di Stefania di Tavarnelle(FI)

CROSTINI NERI ( con i fegatini)

 

Fegatini di pollo 300 gr

Milza di vitello 300 gr

carne macinata 100 gr

una cipolla

prezzemolo

aglio, olio

mezzo bicchiere di vino

un pomodorino

brodo di carne

un acciuga, capperi

sale e pepe

 

Fare un soffrittino con la cipolla tritata grossolanamente, prezzemolo, aglio e olio. Poi si aggiunge tutta la carne e si fa arrosolare, si sfuma con il vino bianco, e si ultima la cottura con un pomodorino si aggiusta di sale e pepe.

Si passa il tutto, aggiungendo anche i capperi e l'acciuga, al passaverdure quello con i fori medi poi si aggiunge il brodo quanto basta per avere una salsina della consistenza giusta per mettere sui crostini. Si ripassa sul fuoco e si fa bollire qualche minuto.

A parte si affetta il pane per fare i crostini e si passa qualche minuto nel forno caldo si aggiunge il patè e si servono. Sono buoni sia caldi che freddi!

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

Secondo

Ricetta di Stefania di Tavarnelle(FI)

 

FAGIOLI ALL'UCCELLETTO

 

Ingredienti:

Fagioli cannellini,

salsiccia,

salsa di pomodoro,

aglio, olio, salvia

sale e pepe

 

Lessare in un tegame bello largo i fagioli cannellini per circa un'ora e mezza con uno spicchio d'aglio in camicia e un ciuffetto di salvia. Aggiungere il sale a fine cottura così la buccia resterà morbidissima.

Rosolare le salsicce private della buccia e fatte a tocchetti in poco olio e con uno spicchio di aglio, poi aggiungere i fagioli lessati, la salsa di pomodoro, altra salvia, sale e pepe e far cuocere coperti almeno 20 minuti, se si asciugano troppo aggiungere un po' dell'acqua di cottura dei fagioli.

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Secondo

Ricetta di Elena di Pisa

CACCIUCO ALLA LIVORNESE

foto tratta da "In viaggio tra i sapori d'Italia",  De Agostini

 

1 chilo di pesce vario (ad esempio scorfano nero, razza, gallinella, palombo), mezzo chilo di molluschi (polpi, seppie, totani), 3 etti di cicale di mare, 3 grosse cipolle rosse, 10 spicchi di aglio, 1 etto di prezzemolo, 10 foglie di salvia, 2 etti di pomodori pelati, 20 g di concentrato di pomodoro, due bicchieri di vino rosso corposo, fette di pane toscano raffermo, olio extravergine di oliva, sale, pepe e peperoncino

La prima operazione riguarda la pulitura del pesce: i pesci più grandi vanno decapitati, sviscerati e diliscati, tenendo comunque il tutto gelosamente da parte, quindi si taglia i filetti in tranci di medie dimensioni. Mettiamo metà dell’olio in un tegame di medie dimensioni, e ci facciamo imbiondire la metà delle cipolle, dell’aglio, della salvia e del prezzemolo. Si mettono a cuocere i tranci di filetto, scottandoli e facendoli dorare da entrambe le parti, quindi si bagna con un bicchiere di vino, lasciandolo lentamente evaporare. Si aggiungono allora i pelati sfatti, e si lascia sobbollire per alcuni minuti. Togliamo dalla casseruola i filetti di pesce, conservandoli comunque al caldo e riservando la salsa con i pomodori a parte. Nella casseruola mettiamo tutti i pesci piccoli, i resti di quelli grandi, cioè le teste e le lische principali, e le cicale. Tutto ciò va rosolato per circa dieci minuti, provvedendo a salare, pepare, e a bagnare con due bicchieri di vino. Dopo che questo è evaporato, si aggiunge il concentrato di pomodoro e mezzo litro di acqua, lo si lasci ridurre della metà ed infine lo si passa al passino, questa volta più fine. Si versa la crema nella casseruola di cottura e si aggiunge a parte la salsa di pomodoro. Ancora a parte si bolle il polpo tagliato a tranci e si conserva l’acqua di cottura. Attenzione, non gettate il trancio del polpo nell’acqua bollita, ma infilzatelo in un forchettone, ed immergetelo per varie volte, circa tre o quattro, nell’acqua bollente, per poi ritirarlo via rapidamente: osserverete che il tentacolo tende ad arrotolarsi. Questa operazione fa si che il polpo non diventi troppo duro. In un’altra casseruola si cuociono le seppie, i totani, tagliati a strisce, con l’altra metà dell’olio e degli odori, si bagna con il restante vino e lo si fa evaporare prima di aggiungere l’acqua di cottura del polpo. Cuociamo il tutto fino a ridurre il composto alla metà. Si riunisce quindi il tutto nella casseruola, scaldiamo e regoliamo di sale, di pepe e di peperoncino. Tostiamo le fette di pane, strofiniamo l’aglio e le disponiamo in ogni piatto, una prima fetta sul fondo e le altre tre in verticale sui bordi. Distribuiamo nelle scodelle la zuppa, e serviamo caldo.

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

Secondo

Ricetta di Elena di Pisa

BACCALA' ALLA FIORENTINA

800 g di baccalà bagnato, 1 bicchiere di pomodoro, farina, olio d'oliva, 2-3 spicchi d'aglio, sale e pepe.

 

Pulire il baccalà e tagliarlo a pezzi. Mettere in un tegame di terracotta l'olio e l'aglio schiacciato e, quando prende colore, immergervi i pezzi di baccalà infarinati; farli rosolare dalle due parti e condirli con il pepe. Completare con il pomodoro, salare leggermente e insaporirli per qualche minuto. Servire guarnendo con prezzemolo tritato.

 

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

Secondo

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (con mar)

 

BUGLIONE DI AGNELLO ( ricetta tipica di Capalbio .. ogni hanno ci fanno la sagra :P )

Ingredienti: carne d'agnello, olio d'oliva, aglio, rosmarino, peperoncino, pomodoro, vino, sale, dado.
Preparazione: spezzare l'agnello a tocchi. Mettere la carne al fuoco in modo che perda l'acqua. In seguito porre la carne così trattata in una casseruola insieme ad olio abbondante, aglio, rosmarino e far rosolare a lungo. Aggiungere un bicchiere di vino e far evaporare. Unire un po' di pomodoro, peperoncino, acqua e il dado e continuare a cuocere finche la carne non sarà pronta.

 

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (con mar)

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

Secondo

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (con mar)

CINGHIALE IN UMIDO

Ingredienti: carne di cinghiale, aglio, ramerino, alloro, peperoncino, olio, vino, sale, pomodoro. Preparazione: porre la carne in un tegame e cuocere per far perdere l'acqua (2 volte). In tale maniera il cinghiale perde il sapore di selvatico. Fare poi un battuto d'aglio, ramerino, alloro e peperoncino. Soffriggere poi il battuto insieme alla carne, rosolare bene e aggiungere un bicchiere di vino rosso. In seguito aggiungere un po' di pomodoro e continuare la cottura per circa due ore, finchè la carne non sarà tenera.

 

 

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (con mar)

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

Secondo

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (con mar)

CROSTINI DI FEGATINI

Ingredienti: olio, fegatini di pollo ( e/o milza di vitellone), acciughe sotto sale, capperi, sale, pane abbrustolito.
Preparazione: tritare i fegatini e soffriggerli in abbondante olio d'oliva. Pulire e sliscare le acciughe e tritarle insieme ai capperi. Aggiungere al soffritto e cuocere altri 15 minuti. Preparare dei quadrati di pane abbrustolito. Mettere il preparato ben caldo sul pane.

 

 

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (con mar)

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

Secondo

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (con mar)

SCOTTIGLIA ( meglio se fatta però solo con carne d'agnello, vitellone e pollo separatamente)

Ingredienti: cipolla, aglio, salvia, peperoncino, pollo, agnello, carne di vitellone a pezzi, sale, olio, vino, pane tostato, pomodoro.
Preparazione: mettere dell'olio in una padella e far rosolare cipolla, aglio, peperoncino e salvia. Aggiungere poi pezzi di carne di pollo, agnello e vitellone e far cuocere a fuoco lento. Aggiungere pomodori a pezzi e verso la fine della cottura un po' di vino. Mettere in un recipiente del pane tostato e versarci sopra il preparato.

 

Ricetta gentilmente segnalata da un visitatore (con mar)

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

Dolci

Dolce

Ricetta di Elena di Pisa

 

BOMBOLONI

450gr di farina

30gr di lievito di birra

30cc di latte

30gr di burro

6 tuorli di uova

70gr di zucchero

la scorza di un limone grattugiata

1 pizzico di sale

1 bustina di vanillina

150gr di crema pasticcera

per friggere olio di semi di arachidi

 

In una ciotola si setaccia la farina, poi si aggiungono lo zucchero, la vanillina, la buccia grattugiata del limone, il sale ed i tuorli d’ uovo, dopo di che si inizia a lavorare l’ impasto. Si stempera il lievito di birra nel latte intiepidito e si unisce al composto, lavorandolo continuamente; si aggiunge infine il burro a pezzetti, precedentemente ammorbidito a temperatura ambiente. Si lavora energicamente sollevando la pasta con le mani e facendola ricadere con forza finché si staccherà dalle pareti della ciotola. Si copre con un asciughino e si fa lievitare in un luogo tiepido per circa due ore. Si interrompe la lievitazione lavorando ancora un po’ l’ impasto, quindi si mette in frigorifero per altre due ore circa. Si stende un poco alla volta la pasta fino allo spessore di un centimetro, si distribuisce sopra la metà tanti cucchiaini di crema pasticcera, a distanza di 6-8 cm l’ uno dall’ altro, si ricopre con un altro strato di pasta e si preme un po’ attorno alla crema per farla aderire. Si ritagliano i bomboloni con un tagliapasta tondo, del diametro di 6 cm circa, si impastano i ritagli e si continua con la stessa procedura fino all’ esaurimento degli ingredienti.Si fanno lievitare i bomboloni per un’ ora circa. Si friggono, pochi per volta, in abbondante olio caldo, finché saranno dorati da ambo le parti. Si scolano su un foglio di carta assorbente da cucina, si rotolano nello zucchero e si servono caldi.

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Dolce

Ricetta di Elena di Pisa

 

CASTAGNACCIO

500gr di farina di castagne - uva passa - 2 etti di noci - 30gr di pinoli - rosmarino - 5 cucchiai di zucchero - un pizzico di sale - olio

 

Trenta minuti prima di iniziare la ricetta è bene accendere il forno a 220° e bagnare l' uvetta per farla riprendere un po'. Sgusciare le noci e frantumarle in pezzi grossolani. Impastare in una terrina la farina con il sale, 2/3 cucchiai di olio, lo zucchero e l' acqua, meglio fredda, fino ad ottenere un composto fluido che lascerete riposare mezz' ora. Unire le noci e travasare il composto in una teglia da forno larga e bassa: l' altezza del Castagnaccio non deve superare il centimetro. Cospargere la superficie con l' uvetta, i pinoli, le foglie di rosmarino e alcuni gherigli di noci rimasti. Quindi cospargere con alcuni cucchiai d'    olio la superficie. Mettere in un forno già riscaldato a 220 gradi per mezz' ora circa. A fine cottura il dolce si presenterà con un bel color marrone simile al colore della buccia delle castagne e presenterà caratteristiche screpolature.

 

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Dolce

Ricetta di Elena di Pisa

 

BUCCELLATO (dolce lucchese)

foto tratta da "In viaggio tra i sapori d'Italia",  De Agostini

 

400gr di farina, 150gr di zucchero, 50gr di burro, 2 uova più una chiara, 20gr di lievito di birra, 5gr di bicarbonato, 10gr di semi di anice, 80gr di uvetta e canditi, buccia di limone.

 

Unire ad una manciata di farina il lievito sciolto in poca acqua tiepida e dopo averne fatto una paletta farlo riposare coperto. Intanto preparare la fontana con la farina, lo zucchero, l`uvetta e i canditi, l`anice pestato, il burro già fuso e le uova. Aiutandosi con un poco d`acqua, formare una pasta consistente alla quale verrà unita la palla con il lievito. Manipolare ancora a lungo ed infine dargli la forma di ciambella. Incidere la superficie del buccellato con un coltello, passarvi sopra la chiara di uovo sbattuta con lo zucchero e lasciar riposare ancora in uno stampo. Va intanto acceso il forno e posizionato sui 150 gradi. Per cuocere non prenderà più di 40 minuti.

  

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Dolce

Ricetta di Elena di Pisa

 

CENCI

240 g di farina, 2 uova, 20 g di burro, 20 g di zucchero, 1 cucchiaio di liquore aroma (tipo maraschino oppure marsala), un pizzico di sale.

 

Mischiare e formare una pasta soda. Lavorare a lungo sulla spianatoia e, successivamente, formare un panetto e lasciarlo riposare per un po', coperto da un tovagliolo.
Stendere una sfoglia di circa mezzo cm. e tagliarla con la rotella a strisce formando anche nodini, triangoli, intrecci. Friggere in abbondante olio caldo e, quando sono ancora bollenti, spolverare con zucchero (oppure zucchero a velo).

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Dolce

Ricetta di Elena di Pisa

 

FRITTELLE DI SAN GIUSEPPE

2 bicchieri d'acqua, 2 cucchiai di olio di oliva, 3 cucchiai di zucchero, 250 g di farina, 2 uova, 1 bustina di vaniglia, 1 pizzico di sale, ½ cucchiaio di bicarbonato, la scorza grattugiata di un limone.

Mettere al fuoco in una pentola l'acqua, lo zucchero, il sale, il limone grattugiato e l'olio. Quando bolle, ritirare dal fuoco e aggiungere immediatamente la farina, tutta insieme. Girare molto bene e a lungo, finché risulterà un impasto omogeneo (circa dieci minuti di lavorazione). Lasciare l'impasto fuori del fuoco finché diventi tiepido, quasi freddo. Aggiungere uno alla volta le due uova e lavorare molto bene finchè la pasta le avrà amalgamate e risulterà nuovamente omogenea. Aggiungere solo a questo punto (poiché la pasta sarà fredda) il bicarbonato e la vaniglia. Mescolare ancora bene per 2-3 minuti. Preparare sul fuoco una padella con abbondante olio bollente, gettarvi la pasta divisa in piccola quantità della grandezza di una noce. Friggere, toglierle e gettarle immediatamente nello zucchero, poi metterle in un vassoio e servire non caldissime, ma ancora tiepide; mai fredde.

 

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

Dolce

Ricetta di Elena di Pisa

 

LA SCHIACCIATA CON L' UVA 

500 gr di pasta di pane lievitata, 50'0 gr di uva nera, 150 gr di zucchero, olio extravergine d'oliva.

Mescolate la pasta lievitata con una piccola parte dell'uva e l'olio. Lavoratela a lungo, amalgamando l'uva all' impasto. Spianate la pasta e mettetela in una teglia, decorate con la rimanente uva e lasciate riposare finché la pasta non sarà lievitata. Spolverate con lo zucchero e infornate per 35 minuti a 180°.

 

 

 

 

home

indietro

torna su

scarica la ricetta

 

 

 

 

 

 

 

web designer Nori Barbara